Quanto costa ad un’azienda premiare i propri dipendenti?

Vediamo le varie possibilità che ad oggi offre il panorama Italiano.

Sostanzialmente un’azienda può optare tra un aumento di stipendio, un incentivo in  busta paga, o aderire ad un sistema welfare, c’è un’ultima possibilità che noi citiamo solo a ragion di cronaca, che è un emolumento in “NERO”, cioè del contante elargito al dipendente che non risulta da nessuna parte.

Vediamo secondo pensione e lavoro quali sono i costi delle 3 soluzioni “lecite”, prendendo come esempio un dipendente che abbia una retribuzione annuale lorda di 28.000 Euro, a cui vogliamo erogare un incentivo di 3.000 Euro, sempre lordi.

Come possiamo vedere la soluzione migliore è quella del Welfare, verissimo, peccato che in Italia e soprattutto in Piemonte la stragrande maggioranza delle aziende abbia meno di 5 dipendenti. Come può un azienda di queste dimensioni sobbarcarsi i costi del welfare? Certo si potrebbe far ricorso alle famose ATI, ma qui viene fuori l’atavico problema delle nostre aziende, cioè: “chi possiamo considerare così AMICO, da poter creare un’ATI solo per aderire al Welfare?” nessuno o quasi.

Ecco che in tempi come quello del COVID-19, in cui aziende “STOICHE” hanno continuato a produrre, a lavorare e che in alcuni casi sono riuscite anche ad aumentare il fatturato, ma anche per aziende che capendo la reale difficile situazione dei propri dipendenti vorrebbero in qualche modo potere aiutarli, si pone di nuovo il problema:  “come possiamo farlo? Come possiamo incentivare i dipendenti senza gravare sulle casse aziendali ed in maniera legale?”.

Noi della Tutor Consulting, nell’ottica di un sempre attento customer care, abbiamo pensato ad un servizio che dia proprio questa possibilità.

Cosa pensereste se vi dicessimo che ad esempio, con soli 4.000€ che potreste detrarvi dalle tasse e delle imposte, avreste, per ben 3 anni, a disposizione una certa somma da elargire ai vostri dipendenti? Volete un esempio?

Bene, allora fate bene attenzione a quanto vi diciamo di seguito.

Acquistando un servizio di 4.000€, l’azienda porterebbe subito in detrazione l’IVA del 22% cioè 880€, essendo un servizio porterebbe in deduzione l’intero costo di 3.120€ risparmiando così, un ulteriore percentuale, in base la proprio scaglione fiscale, arrivando ad un costo effettivo inferiore al 50% della somma investita.

Se a fronte di tale operazione l’azienda maturasse ben buoni di 340€ al mese per 3 anni, ottenendo un ritorno economico del 300% della somma investita, buoni che potrebbe elargire come premi ai propri dipendenti, cosa ne pensereste?

Contattaci adesso per scoprire con gli esperti di Tutor Consulting come procedere.